CLIMATIZZATORI PER RISCALDARE LA CASA

Sempre più spesso si sente parlare di climatizzatori per riscaldare la casa, ma come funzionano? Esistono realmente e sono in grado di assicurare performance tali da rendere il clima di un’abitazione caldo e accogliente?

I climatizzatori sono ormai tutti dotati di pompa di calore, ovvero idonei sia al condizionamento della casa nei mesi estivi e per un eventuale riscaldamento nei periodi freddi o nelle mezze stagioni. Apparentemente questo dato può far pensare a consumi e costi in bolletta estremamente elevati, ma, se si acquistano soluzioni di ultima generazione e di classe energetica A+++, i consumi incideranno sulle spese solo per pochi centesimi al giorno. Un’altra caratteristica dei climatizzatori è quella di poter deumidificare gli ambienti, in modo tale da rendere il clima più piacevole sia nel periodo estivo, quando l’afa la fa da padrona, che nelle piovose e umide giornate autunnali e invernali.

Ma con quale meccanismo i climatizzatori possono riscaldare la casa?

La tecnologia con inverter consente di avviare il condizionatore riducendo le continue ripartenze e disattivazioni del compressore, al contrario ora questa funzionalità risulta continuativa con una notevole riduzione dei consumi dovuti al continuo spegnimento ed accensione del dispositivo.

Allo stesso tempo la pompa di calore funge e sostituisce la funzione delle vecchie stufette che talvolta venivano accese durante le mezze stagioni per riscaldare solo alcune aree di casa in determinati momenti della giornata.

Climatizzatore per riscaldare casa: consumi a confronto

Se si decide di prendere in considerazione l’opzione di riscaldare la casa mediante condizionatori, è importante effettuale un’analisi dei costi da sostenere.

In presenza di un impianto fotovoltaico il vantaggio dall’impiego di questi impianti risulterà decisamente notevole, in quanto si avrà la possibilità di riscaldare casa a costo zero. Al contrario se la produzione è inferiore rispetto ai consumi, si starà ugualmente impiegando energia a un costo inferiore rispetto a quello comunemente offerto dal mercato.

In presenza invece di un tradizionale impianto elettrico sarà necessario fare preventivamente una stima dei consumi e dei costi, rapportata a quelli del normale gas metano. In questo modo si potrà valutare l’eventuale cambiamento nell’offerta e nelle tariffe applicate, andando pertanto a cercare la soluzione in grado di garantire un maggior risparmio.

Quando è meglio impiegare il climatizzatore per riscaldare casa e quando invece è sconsigliato?

Non sempre però è consigliato ricorrere al climatizzatore per riscaldare casa.

Il rendimento della pompa di calore inizia infatti ad essere meno efficiente in presenza di temperature particolarmente rigide (sotto i +5°C) e caratterizzate da livelli di umidità molto elevate. In queste condizioni pertanto è meglio ricorrere al riscaldamento tradizionale, dato anche l’elevato rischio di formazione del ghiaccio sugli elementi esterni del condizionatore, fattore che andrebbe a incidere negativamente sul loro funzionamento che potrebbe risultare a singhiozzo e danneggiare irreparabilmente l’impianto. In questi casi quindi meglio tener spento il condizionatore e ricorrere ai canonici caloriferi e caldaia a metano.

Inoltre, con temperature molto basse, sarà necessario ricorrere ad un riscaldamento capillare e più omogeneo, fattore che i condizionatori, anche quelli di ultima generazione, non riuscirebbero a garantire.